Cinquecentoquarantaquattro pagine dopo, torno a parlare del maestro Sun Ra, dopo avergli dedicato un pensiero anche qui.
Space is the Place La vita e la musica di Sun Ra, volumone pubblicato da minimum fax e scritto da John F. Szwed, racconta la vita terrestre ed extraterrestre del musicista/compositore/mistico statunitense, rappresentante in vita e oltre del concetto di superamento ed evoluzione, sia nel jazz che nella musica tutta.
Dai Nighthawks of Harmony al nome d'arte Sonny Blount fino all'Arkestra, il genio di Herman Poole Blount si è espresso nelle forme più disparate: compositore e arrangiatore di talento, musicista instancabile e assolutamente originale ma anche filosofo e osservatore di realtà alternative.
Vogliamo escludere la sua venuta da Saturno? Perchè? Una mente così aperta e brillante ha origini universali, sia guardando a Saturno come pianeta, sia che l'interpretazione porti a una semplice strada dell'Alabama, e il suo racconto fantascientifico, strettamente ontologico e capace di sposare Antico Egitto e Universi lontani ha la valenza di una genesi indipendente e alternativa, ma vera come veri sono i mondi HP Lovecraft o le utopie di Richard Matheson.
La musica poi: free jazz, psichedelia cosmica, blues, swing e funk mutaforma, una libertà espressiva assoluta stoppata solo per un secondo e fissata su centinaia (sono davvero oltre cento le sue pubblicazioni) di uscite discografiche, ma comunque in costante evoluzione nelle orecchie e nella mente dell'ascoltatore.
La vita di Sun Ra è un inno alla creatività e al superamento dei confini, un'ispirazione altissima per musicisti e non.
Nessuno pensava che Sonny Blount fosse pazzo: era unico, dicevano, di un'unicità ineguagliata […] Sonny non rappresentava una minaccia per nessuno – specie gli altri musicisti – non minacciava di «fare successo». Sonny era un genio.